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Quando il cibo diventa droga

PREMESSA:

 

In questo portale, siamo orientati a considerare che, secondo la Originaria Dottrina della Medicina della Vivente Forza R.E~M. Vitale Intelligente, l'essere umano non è onnivoro (essere che mangia ogni cosa, che si nutre di qualsiasi cibo) e nemmeno carnivoro (essere che mangia prevalentemente carne) benché il corpo, entro certi limiti (ampiamente superati, nostro malgrado, dal modo incosciente di gestire i nostri ritmi di vita) possa mantenere un "certo variabile e precario equlibrio" più o meno "tollerabile", secondo la costituzione vitale, pur mangiando proteine animali e di derivazione animale secondo un ordine biologico e fisio-compatibile qualitativo e quantitativo che approfondiremo in seguito ...

 

Del resto non è un'offesa all'intelligenza umana riconoscere che l'uomo non ha la stessa conformazione fisico-funzionale delle arcate dentarie e dell'apparato digerente degli animali carnivori.

 

L'uomo è infatti primariamente frugivoro (essere che si ciba primariamente, o piu di rado esclusivamente, di frutta fresca e secca) e, in secondo luogo, erbivoro (essere che si ciba soltanto d'erbe verdure crude e cotte terrestri e marine, alghe, tuberi, ortaggi, cereali, semi, legumi e germogli).

 

Effettivamente, secondo la nostra pluridecennale esperienza clinico- scientifica e moltissimi studi a livello planetario, è emerso che risulta difficile contrarre malattie cibandosi di frutta secca e fresca, verdure crude e cotte, cereali ecc. .

 

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Secondo le esperienze acquisite in oltre trent'anni dalla nostra scuola naturo-vitalista a Roma attraverso ricerche ed esperienze dirette nonché dagli studi pluri decennali e pratiche condotte dal prof. Luigi Costacurta ed altri studiosi, la salute e la malattia, in più del 90% dei casi, dipende, in assoluto, dagli alimenti che mangiamo sin dalla più tenera età fino all'età senile.

 

A parte traumi fisici, psichici e malattie genetiche, le alterazioni della salute hanno dunque un'unica matrice causale: la cattiva alimentazione sostenuta da tradizioni etniche gastronomiche.

Le "radicate abitudini alimentari", sono sempre, quindi, favorite da comportamenti dietetici scorretti in ordine alle suddette tradizioni etniche gastronomiche.

 

Quasi sempre, tali tradizioni gastronomiche, includono piatti tipici molto elaborati, cotti e mal combinati nelle composizioni bio-chimiche degli alimenti usati per la preparazione.

 

Purtroppo, queste elaborate preparazioni alimentari, causano l'origine di ogni patologia che si instaura lentamente e letalmente con inesorabile gradualità, fino alla manifestazione vera e propria del sintomo della malattia, rompendo gli equilibri omeostatici originari dati dalla Forza R.E~M. Vitale.

 

Tuttavia, se "impossibilitati" a rinunciare a tali cibi, raccomandiamo, dopo la cura, di evitare al minimo il consumo di "certe pietanze" (!) (due o tre volte al mese ...)

 

Desideriamo ricordare che esiste una medicina naturale per ognuno.

 

Inoltre non vogliamo né desideriamo trasmettere a tutti i costi una "maniacale dottrina salutista", ma desideriamo porre l'attenzione sul buon senso e sul discernimento, nel rispetto dei princìpi insiti dell'Ordine Universale ed Immanente della Vivente Forza R.E~M. Vitale.

 

Quindi, per tutti coloro che sono amanti dei gusti e dei sapori che appartengono alle tradizioni gastronomiche del proprio paese possono, senza strafare e/o esagerare e con una buona dose di buon senso, mangiare saltuariamente e compatibilmente con il proprio stato di salute, "certe pietanze" (!) senza incorrere in spiacevoli patologie.

 

Tuttavia ciò sarà possibile dopo aver terminato le prime fasi di cura allorquando si accederà ad una possibile autoeducazione e prevenzione della salute naturale con comportamenti di conseguenza naturali.

 

Inoltre, purtroppo, dobbiamo constatare, ponendolo all'attenzione di tutti, il problema riguardante la contraffazione e la lavorazione dei cibi avariati e riciclati, sempre più sofisticati e innaturali delle derrate alimentari.

 

Purtroppo, siamo poco e male tutelati e questo fenomeno della contraffazione e delle sofisticazioni dei cibi, risulta in aumento!

 

Questo non fa altro che peggiorare gradualmente lo stato di salute già compromesso di noi consumatori e fruitori.

 

L'origine (etiopatogenesi) delle malattie, si instaura, nel tempo, sempre alterando le temperature tra l'interno e l'esterno del corpo (vedi "Iridologia a Roma"), attraverso l'aumento del lavoro digestivo che è dato praticamente dall'errata alimentazione... la quale, aumentando tale lavoro, richiama, attraverso il sistema neuro vegetativo, più sangue all'interno dello stomaco e dell'intestino originando e definendo il fenomeno funzionale dello squilibrio termo-circolatorio (vedi "Dottrina Naturo-Igienico-Vitale e Dottrina Termica").

 

Se poi tale errata alimentazione viene perpetuata nel tempo, con lo squilibrio termico, si viene a creare l'evento patologico della febbre interna con conseguenti ulteriori putrefazioni intestinali di cibi cronicamente mal digeriti.

 

Se tali anòmali fermentazioni putride intestinali continueranno, provocheranno, a loro volta, "la febbre interna cronica" (manifestazione infiammatoria nascosta persistente) intossicando inevitabilmente il sangue e tutto l'organismo, portando invecchiamento cellulare precoce e cronicizzazione dei disturbi in atto, complicando altresì il decorso delle malattie.

 

In un corpo già organicamente intossicato, il cibo troppo elaborato risulterà irresistibile al palato viziato dai sapori, facendolo apparire come una "droga".

Quindi all'inizio della cura, risulterà inevitabile la difficoltà ad uscire fuori dalla cosiddetta "droga alimentare."

 

All'inizio della cura possiamo evidenziare, a volte, un rifiuto del corpo-mente "intossicato" e "dipendente", a iniziare un ciclo disintossicante di terapie igienistico-vitali.

 

Quando si decide finalmente di intraprendere il percorso della "cura naturale", possiamo assistere, in generale, a delle reazioni importanti in misura del grado di intossicazione raggiunto dall'organismo in quel momento.

 

Ad esempio: nausea, emicrania, vomito, stato di debolezza generale, nervosismo, dolori in genere eccetera.

 

Solo con la volontà di rifiutare la condizione di "malattia" (che presto o tardi si instaurerà), con l'aiuto immancabile di un operatore medico Vitalista e/o Igienista, si potrà determinare una variazione delle abitudini culinarie scorrette radicate da tempo.

 

Inoltre anche la lettura dei testi scritti in questo sito e i testi pubblicati nei libri esposti in "Letture consapevoli" si potrà favorire l'acquisizione di ulteriori informazioni utili al "cambiamento" e al raggiungimento della realizzazione della cura terapeutica e al conseguente eventuale risanamento.

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