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Iridologia a Roma

L’iridologia secondo il princìpio della fisio-patologia applicato alla dottrina termica ovvero, lo squilibrio delle temperature tra l’interno e l’esterno del corpo.

Oggi l’iridologia si discosta molto dal pensiero originario dei nostri padri predecessori della medicina naturale e nel nostro caso citiamo Manuel Lezaeta Acharan e, dopo, Luigi Costacurta il quale affermava che: “Secondo i princìpi della medicina naturale, con l’iridologia, non si fanno diagnosi, ma solo constatazioni sulla condizione dello stato costituzionale del soggetto, considerando le eventuali evidenziazioni dei processi flogistici in atto, ossia degli stati infiammatori e congestizi che possono esistere a carico di uno o più organi, le possibili alterazioni del quid umorale sanguigno e linfatico, nonché l’eventuale alterazione o scompenso del sistema nervoso. Tale metodica investigativa è guidata dal concettuale princìpio della medicina naturale per cui l’organismo è una unica entità.

Luigi Costacurta

In effetti l’iridologia da noi esercitata si basa sull’unico concetto dottrinario Naturo-Vitale in cui si afferma che l’alterazione e lo squilibrio organico che origina il "malato" con i suoi "disturbi", ha un’origine unica (a parte traumi e malattie geneticamente predisposte) che deriva da una cattiva condotta nutrizionale-digestiva quotidiana cui consegue lo squilibrio termico fra le temperature interna ed esterna del corpo a cui fa seguito la febbre interna gastointestinale. (vedi: Dottrina Naturo-Vitalista e Dottrina Termica)

 

In natura il principio è che, in un individuo che vive in equilibrio con la sua Forza R.E~M. Vitale in relazione con l'ambiente circostante, quindi in equilibrio termico e con ottime difese organiche, il termine "malato" non sussiste.

 

Invece in un individuo già "malato" e indebolito nella sua specifica Forza Radio - Magnetica Vitale che evidenzia lo squilibrio termico e la conseguenziale variabile alterazione del terreno umorale (sangue, linfa, liquidi pericellulari ed intracellulari), può sussistere la "malattia" con le sue manifestazioni sintomatologiche dell'organo/i indebolito/i o del sistema interessato.

 

Tale principio, da noi, viene applicato nell'osservazione fenomenica dei segni dell'iride del "malato", come anche della sclera (bianco dell'occhio), del viso e dell'intrinseca Forza Radio-Magnetica Vitale di tutto l'incarnato che considera e valuta l'intero complesso organico del soggetto in esame, nella sua interezza fisica, emotiva e interiore ...

 

Nella medicina Naturo Vitale, la parola "malattia", può essere interpretata escusivamente come connaturata e specifica manifestazione dell'alterazione organica che si concretizza in patologia con lo stato infiammatorio, acuto o cronico, in uno specifico organo, causando i relativi sintomi che un "malato" può lamentare.

 

Un esempio può essere dato dalla congestione e dall'infiammazione dei bronchi (bronchite) che manifesta, in generale, un'evidente alterazione dello stato di salute con palese squilibrio termico e conseguente asintomatica o meno febbre gastointestinale che si riscontra, poi, nella sintomatologia della tosse con catarro ed eventuale mal di gola e febbre.

 

In parole povere, l'infiammazione specifica ed intrinseca di un dato organo come: stomaco (gastrite), bronchi (bronchite), colon (colite), vescica (cistite), fegato (epatiti), pelle (detarmiti) eccetera, causa il manifestarsi della "malattia" nel "malato"che si evidenzia attraverso l'osservazione delle iridi.

 

Possiamo inoltre rilevare che un "malato" può anche non presentare particolari manifestazioni patologiche (patologie asintomatiche) e quindi nessuna "malattia" in essere, anzi, a dire il vero, abbiamo constatato che la stragrande maggioranza degli esseri umani, in particolare di età giovane, oggi vive in uno stato di "terreno alterato" variabilmente diversificato che è causato dal sistema di vita corrente, sovente, anti-naturale.

 

In questi casi tali soggetti sono solitamente suscettibili a squilibri micro organici dell'ecosistema intestinale (mutazioni) che sono causate da saltuari o continue (nascoste) febbri gastrointestinali, aggravate o peggiorate da repentini cambiamenti di temperatura climatica esterna che determinano, a loro volta, ulteriore squilibrio termico con eventuale febbre manifesta reattiva.

 

Nell'epoca attuale, l'impatto con gli agenti chimici, elettrici o radioattivi di varia intensità, trovando un individuo debole, stressato e "malato", possono maggiormente determinare pericolosi e drammatici scompensi, perturbazioni e infiammazioni qualora il complesso organico-corporeo suddetto, si trovi in una condizione di effettivo abbassamento della Forza R.E~M. Vitale con conseguente squilibrio termico.

L'Iridologia, dunque, va letta nei suoi segni in riferimento allo studio della funzione sistemico-fisiologica dell'Equilibrio Termico fra le temperature interna ed esterna del corpo.

 

Essa va esaminata nei suoi segni o manifestazioni patologiche sempre in riferimento al pensiero dottrinario sulla funzione fisio-patologica sistemica dello squilibrio termo-circolatorio tra l'interno e l'esterno del corpo.

 

Riassumendo: lo squilibrio termico determina la genesi patologico-funzionale di ogni "malato" in misura diversa, con o senza manifestazioni sintomatologiche pertanto, investigando le iridi di ogni soggetto, non si può prescindere da questo essenziale elemento della fisio-patologia dei processi naturali che si evidenzia in tutte le iridi esaminate.

 

L’iridologia è lo studio dell’iride (membrana colorata dell’occhio) attraverso la semplice osservazione dell’occhio stesso con l’utilizzo di speciali lenti di ingrandimento.

 

L’iride è connessa, attraverso terminali nervosi, a tutti gli organi del corpo che producono impulsi elettrici che lasciano traccia nell’iride apportando modificazioni strutturali e cromatiche.

 

Pertanto l’iride dell’occhio, attraverso il suo tessuto, il suo colore e le sue macchie, può fornire, al medico naturopata professionista e/o all’operatore, un quadro complessivo su:

 

  • vitalità (forza Vitale R.E.M. intrinseca);

  • grado di resistenza alle aggressioni dall'esterno;

  • grado di squilibrio termico e febbre interna (gastro-intestinale);

  • stato metabolico;

  • presenza di infiammazioni negli organi;

  • eventuali malattie croniche;

  • debolezze ereditarie della costituzione fisica organica.

 

L’analisi di questi “segni”, coadiuvate dal principio concettuale dell’equilibrio termico fra le temperature interna ed esterna del corpo, aiutano a comprendere meglio le varie patologie e indirizzano peculiarmente verso la cura naturale associata a una educazione nutrizionale con un cambiamento della condotta di vita associata a nuove sane abitudini prescritte che permetteranno di migliorare nettamente le condizioni di salute e di verificare e riscontrare tale miglioramento, anche attraverso l’esame dell'iride.

 

In generale se si riscontra, in una data zona dell’iride, una certa alterazione strutturale e/o cromatica, segnale di congestione e flogosi (infiammazione), significa che esiste una disfunzione e/o una patologia nell’organo di riferimento che determina la "malattia".

 

A parte traumi e problematiche genetiche-ereditarie, tutte le patologie sono comunque riconducibili, come detto, ad un’unica causa: la cattiva alimentazione che provoca un super lavoro digestivo ovvero un accentramento ematico nell’ambiente gastrointestinale (macro-congestione attiva iniziale) e da lì, un più elevato calore.

 

Con il tempo, se si persiste nel seguire una dieta non idonea e con abitudini scorrette (fumo, sedentarietà, alcool, stress, poco riposo, eccesso di impegni lavorativi eccetera), il fenomeno patologico si cronicizza, manifestandosi sintomatologicamente all’esterno, con pelle, mani e piedi freddi.

 

  • A seguito di una cattiva alimentazione, nella fase digestiva, l’aumento di calore nell’apparato digerente può rallentare o addirittura inibire l’assimilazione dei cibi, ostacolando il processo biochimico della ormai residua funzione enzimatica gastrointestinale (assistiamo ahimè, nei nostri tempi attuali, a una progressiva e generale diminuzione della funzione circa la produzione enzimatica del succo pancreatico prodotto dalle ghiandole esocrine del pancreas).

Semplicemente occorre sapere che i processi biochimici, in particolare inerenti alla funzione enzimatica digestiva, per svolgersi nel migliore dei modi, richiedono una temperatura fisiologica interna gastrointestinale attorno ai 37° (Concetto unico dell’Equilibrio Termo-Cinetico Enzimatico - “Dispensa monografica” di E. Hyeraci).

 

In sintesi, già a 39° - 40°, (fenomeno alterativo della febbre interna - infiammazione nascosta) la funzione enzimatica gastrointestinale si presenta cineticamente alterata (Concetto di Squilibrio Termo-Cinetico Enzimatico - “Dispensa monografica” di E. Hyeraci); di conseguenza avremo una fermentazione del cibo, già ingerito, che risulterà tossico creando sintomi come: gas, gonfiori, flautolenza, meteorismo (forme cliniche in costante aumento) provocando altresì, a cascata, ulteriori anomalie funzionali con l’aggravio dell’abbassamento delle difese immunitarie intestinali e generando quindi un’alterazione del sistema linfatico locale e generale. Es: placche di Peyer (GALT. Gut-Associated Lymphoid Tissue -appendice ileo-cecale e Placche di Peyer nell'intestino tenue).

 

Aumenta, così, il rischio patologico per gli organi e gli apparati più deboli (citiamo l’aumento negli ultimi decenni della patologia della diverticolosi con o senza infiammazione).

 

Del resto, è un dato di fatto che la salute del nostro corpo sia condizionata dal grado di purezza del sangue (crasi ematica riscontrabile dalla lettura dell’iride) e dall’equilibrio tra le sue componenti; ciò, a sua volta, dipende dalla qualità digestiva e quindi della nutrizione che gli viene somministrata.

 

Questo calore, ossia la Febbre Interna, come si è detto, riduce o blocca la trasformazione dei cibi ad opera degli enzimi instaurando un circolo vizioso che può essere interrotto solamente con un’alimentazione idonea a ripulire l’organismo dalle tossine che vi si sono formate riequilibrando la temperatura interna a 37° per una digestione finalmente di nuovo normale.

Ora, attraverso un check-up iridologico che è un metodo investigativo con radici profonde fin dai tempi di Ippocrate: metodo innovativo, non invasivo, moderno, naturale, semplice si possono evidenziare:

 

  • lo stato della salute in generale;

  • se la costituzione è forte, media, debole;

  • verificare lo stato di intossicazione del corpo, controllare lo stato della febbre interna (gastro-intestinale) e del metabolismo.

 

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